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LA CRESCITA DALLA ASSISTENZA E DELLA SANITÀ DOMICILIARE

Le Cure al domicilio delle persone sono state individuate come strategiche per il futuro della sanità nazionale come sottolineate dal PNRR, missione 6.  

Dal monitoraggio Agenas aggiornato al 2024/2025, emerge che l’Italia ha superato il target nazionale per la presa in carico domiciliare degli over‑65, 1.546.443 assistiti presi in carico nel 2024, pari al 10,9% di questa categoria di persone, l’obiettivo a fine PNRR era del 10% (https://www.agenas.gov.it/pnrr/missione-6-salute/monitoraggio-adi). È sicuramente positivo che ci sia stato un incremento considerevole degli assistiti over-65. Prima dell’attenzione data alle cure domiciliare gli assisti erano solo il 4,6%., ovvero 640.969 persone over-65 assistite nel 2019.

Sotto potete vedere l’andamento degli assistiti tra il 2019 e il 2024, sia in Italia che in Lombardia.

È evidente che i fattori anagrafici dal 2019 correlati all’età della popolazione non sono molto cambiati e, fatta salva l’emergenza COVID, non ci sono stati eventi che possono avere influenzato significativamente l’organizzazione della sanità nazionale. Il notevole incremento di assistiti è attribuibile, come fattore primario, all’obiettivo che il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e i vari servizi regionali (SSR) si sono dati per raggiungere il livello numerico di assistiti over-65 stabilito dal PNRR.

Il 6° Rapporto Osservatorio Long Term Care CERGAS SDA Bocconi stima in circa 4 milioni gli anziani non autosufficienti nel 2021, di cui oltre l’85% sono nel domicilio. Considerando il numero totale di persone non autosufficienti e quelle che sono assistite a domicilio nel 2021 (663.729, Agenas) è chiaro che già nel 2021 esisteva un considerevole numero di persone che non avevano copertura. Anche se tutte le persone che da allora al 2024 hanno ricevuto una qualche assistenza domiciliare si vede che comunque rimane un preponderante percentuale (oltre il 60%) a tutt’oggi non riceve supporto adeguato ai loro bisogni.  

Inoltre, le Cure Domiciliari non solo danno un beneficio diretto agli assistiti, ma, non secondario, lo da pure ai loro famigliari e alle persone che nel loro intorno si fanno carico dei loro bisogni.

Questo modo di offrire servizi di salute amplifica i benefici che si danno alla società perché il professionista sanitario che entra nel domicilio interagisce anche con altre persone che, molte volte, hanno bisogni di cura simili o li avranno nel futuro prossimo.

Come associazione, ASSEDO ritiene che aumentare le risorse che i SSR dedicano alle Cure Domiciliari deve essere considerato prioritario e che si devono mantenere e incrementate anche quando i fondi ricevuti dal PNNR non siano più disponibili, prevedibilmente nel 2026.

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